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Il rapporto tra gli psicologi e la rete

 







Il web ha assunto un ruolo chiave nella comunicazione contemporanea e in particolare nella sua duplice veste di mastodontica macchina di ricerca di informazioni e di formidabile piattaforma pubblicitaria per aziende e professionisti. Tali aspetti lo rendono uno strumento indispensabile per acquisire quotidianamente notizie sugli eventi dell'attualità, per concretare acquisti di prodotti di diversa natura e infine per conquistare da parte delle imprese e dei liberi professionisti una visibilità mediatica. A queste dinamiche partecipa con convinzione anche la categoria degli psicologi che ha trovato sulla rete uno spazio appetibile per promuovere la propria attività. L'esigenza di reperire costantemente nuovi clienti appartiene del resto ad ogni tipologia di consulente e pertanto l'opportunità che internet concede ad ognuno di loro di approdare a certa notorietà costituisce uno stimolo per costruire una presenza rilevante anche in dimensione virtuale. Badando soltanto a tali aspetti positivi di cui si caratterizza la rete si rischia tuttavia di eludere l'appuntamento con l'analisi di alcune deviazioni che un abuso assai frequente del web può determinare. Gli psicologi spesso nei loro interventi in televisione o nella carta stampata puntano giustamente l'attenzione anche su condotte disdicevoli che nascono su una rete priva di rigorosi controlli. Il cyberbullismo, ad esempio, è tra quei comportamenti che negli ultimi anni stanno purtroppo affermandosi sul web come accadimenti capaci di provocare una forte disperazione in chi ne rimane vittima.  


GLI ASPETTI NEGATIVI DI INTERNET SECONDO L'OPINIONE DEGLI PSICOLOGI

Il cyberbullismo si rivela quella pratica scellerata, peraltro assai diffusa sul web, per cui sfruttando vigliaccamente l'anonimato che la rete permette, alcuni soggetti privi di scrupoli scherniscono con volgarità i loro coetanei. Posto che soprattutto nella fase adolescenziale la personalità di un individuo non è ancora consolidata, è indubbio che gli attacchi ricevuti su internet dietro la barriera dell'anonimato riescono a ferire profondamente ogni persona a prescindere dal suo carattere. L'assenza di controlli severi operati sul web da parte degli amministratori dei social media facilitano, secondo il punto di vista degli psicologi, il proliferare di queste deprecabili condotte che il più delle volte costringono le vittime ad una immeritata gogna mediatica. Gli interventi legali, finalizzati alla rimozione di post o messaggi diffamatori, infatti, giungono a compimento quasi sempre dopo che la dignità della vittima è stata ampiamente compromessa. Altra conseguenza deleteria che dalla rete può derivare a danno della crescita di un ragazzo è rappresentata per gli psicoterapeuti da un utilizzo quotidiano di internet decisamente esagerato. Trascorrere molte ore al giorno navigando sulla rete significa anzitutto allontanarsi da una formazione culturale necessaria per corroborare la propria individualità rispetto agli ostacoli che il mondo presenta. Ma soprattutto una frequente maratona su internet penetra in modo morbido la mente dell'utente infondendogli l'illusione che la vita virtuale possa in toto sostituire quella reale.